martedì 28 giugno 2011

Sessione 8: e la madonna!

Sessione fatale: per la prima volta un personaggio perde un punto fato!
Chi fosse rimasto indietro con le regole sui punti fato, puo' fare un breve salto nell'apposito post.  Tutti gli altri possono invece rituffarsi nel sottosuolo lodigiano, dove avevamo lasciato i nostri alle prese con...

Vai di effetti speciali!

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...Fiammetta che, dominata dalla mente diffusa che incombe nel luogo, e' salita sugli scalini della nicchia, trascinando il povero Calsifer con se'. Odisseo nel frattempo e' riuscito a stendere tutti i simulacri, e Solomon e' tornato cosciente.

La situazione a questo punto pare avere una svolta. In peggio. Fiammetta comincia ad emettere una sfera luminosa, bianchissima, che tutto avvolge e tutto cancella. Calsifer ne e' completamente avvolto. E la cosa peggiore e' che la sfera cresce rapidamente.
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Odisseo, mangiando la foglia, alza i tacchi.
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Ma rapidamente capiscono che non c'e' scampo al candore emanato da Fiammetta. Decidono quindi di fronteggiare il nemico: alzano tutte le barriere mistiche del caso, ed affrontano l'ignoto, con l'intenzione di vendere cara la pelle.

Nel bianco
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Dopo un breve stordimento Odisseo e Solomon tornano alla coscienza. Aprono gli occhi su un bianco infinito, immenso e abbacinante.
Davanti a loro Fiammetta e' trasfigurata: e' ora una figura enorme, torreggiante, dagli abiti bianchi e dorati e dall'espressione estatica, gli occhi innalzati al cielo e le mani giunte in preghiera.

In ginocchio ai suoi piedi, trasognato, Calsifer ha palesemente perso il controllo di se stesso: i suoi occhi sono due sfere dorate, luminose e senza iride, che lasciano una scia di luce quando si muove.

Lotta fratricida
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Fiammetta allarga le braccia, e lentamente porta le mani in alto, sopra la sua testa. Entrambi i maghi hanno la chiara percezione che quando completera' il gesto succedera' qualcosa di ancora piu' portentoso, e decidono all'istante di adoperarsi per impedirlo.

Compito non facile, pero': Calsifer scatta all'attacco, ed ingaggia un furioso corpo a corpo con Solomon. Quest'ultimo, non volendo attaccare il compagno, cerca di spezzare il legame di dominazione che lo manovra. Tutto inutile, le energie coinvolte sono fuori dalla sua portata.

Odisseo intanto cerca di bloccare le mani di Fiammetta. Dopo un paio di interventi a colpi di telecinesi si rende pero' conto che la sua strategia e' fallimentare: l'essere davanti a lui non ha corporeita'. Prova allora a colpirla con dei flussi di energia, ma anche qui fallisce: il suo fuoco celeste passa attraverso Fiammetta senza incontrare resistenza alcuna, e si perde nel bianco.

One down one to go
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Solomon, gia' stremato dagli scontri precedenti, cade sotto i colpi del manovrato Calsifer, che non perde tempo e si butta sul mago rimanente. Odisseo e' pero' meno rispettoso nei confronti del compagno, e gli piazza due pallottole in corpo (non riuscendo pero' ad atterrarlo, complici dei dadi non proprio fortunati).

Dovrebbe cominciare ora un sanguinolento un corpo a corpo, ma e' gia' troppo tardi: le mani di Fiammetta arrivano sopra la sua testa, e compiono il gesto di afferrare qualcosa di invisibile. La donna a questo punto, con voce dolce ma tonante, pronuncia le parole:

"Cessino ormai tante liti e lascivie, e casa così impura sia alla mia Pudicizia consacrata"
Poi la scena cambia di nuovo.

Back to black
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Ed ecco tutti i maghi di nuovo nella caverna. Fiammetta e' tornata ai suoi vecchi abiti ed alla sua dimensione consona. Ai suoi piedi questa volta c'e' Paco.

I maghi sono tutti in piedi, anche Calsifer (non piu' sotto l'effetto dell'incantamento) e Solomon. Quest'ultimo e' stato guarito almeno parzialmente, cosi' come sono stati guariti i simulacri (che Odisseo credeva di aver distrutto completamente col fuoco).

Fiammetta pero' e' ancora sotto l'influsso della mente diffusa, e ripete le stesse parole: "Cessino ormai tante liti e lascivie, e casa così impura sia alla mia Pudicizia consacrata"

I costrutti sembrano in attesa, e i maghi capiscono che dalle prossime azioni dipende il loro destino. Odisseo, da buon uomo di chiesa, decide che se non puoi combatterli devi farteli amici: cade in ginocchio e comincia a pregare Fiammetta, ritenendola una visione mariana e degna di adorazione. Cerca di intimare anche ai suoi compagni di fare lo stesso, e per un momento Calsifer comincia a pronunciare una stentorea preghiera. Solomon invece, vedendo il compagno sanguinante, ritiene da buon pragmatista che le preghiere siano un lusso che si possono concedere solo i vivi. Un po' a strattoni, un po' invadendo il suo campo visivo, interrompe la preghiera di Calsifer e comincia a medicarlo.

Peccato e punizione
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L'azione non e' gradita alla mente collettiva: i costrutti si animano e come un sol uomo si abbattono su Solomon. I compagni osservano immobili mentre il mago viene abbattuto. Non solo: nonostante sia a terra i simulacri continuano a prenderlo a calci, con una furia omicida mai vista in queste creature.

Nel buio interiore
Solomon e' solo, sospeso nel vuoto. Sente che la vita lo sta abbandonando, e rivive la stessa sensazione di caduta, strattonato a gran velocita' verso una meta lontana ed aliena, che aveva vissuto poco piu' di un mese fa prima del suo risveglio nella clinica Santa Chiara.

Una sfera luminosa gli si avvicina. Sembra che l'essere - se di essere si tratta - stia facendo gran fatica a tenere il passo della caduta di Solomon. Nonostante questo, riesce ad emettere una voce che risuona nella mente senza corpo di Solomon. "Mi accetterai?"

Solomon e' perplesso, spaventato, ed anche oltraggiato.

"Io sono la salvezza. Mi accetterai?"

Quest'essere, pensa Solomon, vuole piegarmi.

"Senza me c'e' solo la morte. Mi accetterai?"

Vuole che io ubbidisca. Non e' diverso da un mafioso. Non e' diverso da un bullo.

"Io sono la vita. Mi accetterai?"

No!


La risposta di Solomon risuona nella sua realta' interiore. No. Rifiuta l'offerta, e decide di spezzarsi piuttosto che piegarsi. Signore e signori, ecco che il primo punto fato dell'intero gruppo viene speso.

Uomini e topi
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Dopo aver abbattuto Solomon, i simulacri si uniscono alla preghiera di Odisseo (e Calsifer, che nel frattempo era improvvisamente tornato alla spiritualita', data la brutta fine del compagno).

E' un attimo: Fiammetta/Madonna da' un ultimo lampo di luce, e poi crolla a terra, libera dalla possessione. I simulacri cominciano a sciogliersi in una poltiglia azzurrina. La grotta e' invasa dall'acqua, e le pareti divengono improvvisamente molto bagnate e molto fragili. In compenso l'uscita e' di nuovo visibile: i maghi capiscono che e' il momento di levare le tende.

Solomon e' vivo ma incosciente, cosi' come Fiammetta, e vanno trasportati a braccia. Sulla via del ritorno i maghi notano un'altra scritta tra due dei piloni:

VI---NI MATRI ATQ-- HIS DIVIS P-- SE -EUM DEPRECANT---S NICOLAUS TRIUL----
MISO--- C-MES INEXP-GNAB-LI MORBO LIBER--US VOTIS. QUAE 
SUSCE-PE--- PRO----TI- -ANC TAB---M RE--GIOSE P---IT ANNO MDVIIII
Segue fuga precipitosa, come nei migliori classici.

Tirare il fiato, tirare le somme
I maghi portano i feriti nella casa sicura (un appartamento preso in affitto, dove il guanto e' molto spesso). Solomon in qualche modo si riprende, mentre Fiammetta sembra quella piu' sconvolta.

Dopo un amichevole interrogatorio, i maghi riescono a trarre alcune informazioni dalla donna:
  • lei e Isho erano fidanzati
  • e' legata all'altra grande schiera spirituale, quella degli Indifferenti
  • il suo legame con la schiera e' decisamente forte. Per usare una metafora signorile, la tengono per le palle
  • il famiglio le e' stato donato proprio dagli spiriti, cosi' come il suo fucile mistico (andato distrutto)
  • non e' libera di parlare della natura dei patti che ha stretto, ne' di prendere decisioni importanti (i maghi le avevano proposto neanche troppo tra le righe di entrare a far parte della loro cabala)
  • le sue capacita' arcane sono molto modeste
  • fino a prima del loro arrivo, era convinta che non ci fosse speranza per i maghi a Lodi. Ora le cose potrebbero cambiare, ma lei si considera spacciata

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