mercoledì 15 giugno 2011

Sessione 6: nasce la cabala

Sessione di organizzazione: dopo un prologo interpretativo e commovente in cui Odisseo e Solomon arrivano a trovare un punto di contatto che permettera' loro di evitare nuovi devastanti litigi, i maghi decidono che e' finalmente arrivato il momento di fondare ufficialmente una cabala.

Per la seconda sessione di seguito, il mio ruolo di narratore e' stato modesto: hanno fatto quasi tutto i giocatori. La prossima sessione gli scagliero' contro qualche mostro innominabile, giusto per smuovere un po' le acque.

La scorsa sessione si era chiusa sui tre maghi che andavano a dormire dopo una giornata di scontri interni durissimi. Le posizioni di Odisseo e Solomon sembravano ormai inconciliabili. Durante la notte pero' entrambi hanno delle visioni...

La visione di Solomon
Solomon sogna di un lontano episodio avvenuto durante il suo addestramento. Anche in quei giorni misteriosi lui e Odisseo erano spesso in contrasto, sia sui metodi da utilizzare che sui valori ultimi da perseguire. Nonostante le differenze, o forse proprio a causa di esse, il loro Maestro li mando' in una missione di ricognizione in cui avrebbero dovuto proteggersi a vicenda. La missione ebbe due eventi degni di nota:
  • l'incontro con una creatura dai tratti manifestamente demoniaci. L'essere propose patti e promise grandi ricompense, ma Solomon fu inamovibile nel suo rifiuto. La fermezza dimostrata impressiono', segretamente, Odisseo, che comincio' a considerare il compagno sotto una luce nuova;
  • la liberazione di un piccolo villaggio da un gruppo di briganti che imperversavano nella regione. Solomon prese apparentemente le parti dei malfattori, ma solo per conquistarne la fiducia e condurli in una trappola. Odisseo, all'oscuro dei piani del compagno, decise comunque di dargli fiducia, manifestando cosi' il suo rispetto

La visione di Odisseo
Ennesimo giorno, ennesima lite tra Odisseo e Solomon. Questa volta pero' il contenzioso e' interrotto bruscamente dal solido battere del bastone del Maestro sul marmo del pavimento. "Figli miei!" li apostrofa l'anziano mago "e' finito il tempo delle zuffe tra cuccioli! Siete troppo simili, e per questo non fate che ferirvi e competere." Le parole del Maestro colpiscono e irritano i due apprendisti, che per non mancare di rispetto si chiudono in un silenzio teso. "Dato che pare che non siate capaci di trovare da soli una pacifica via di convivenza, dovro' ancora una volta spingervi io verso la soluzione."

Poche ore dopo i due apprendisti sono nella Sala degli Specchi, in ginocchio l'uno di fronte all'altro. Il Maestro, poco distante, traccia nell'aria ideogrammi con la punta delle dita: i simboli arcani volano sulle fronti dei giovani maghi, allontanandoli sempre piu' dalla realta' e spingendoli uno verso l'altro, uno contro l'altro, uno dentro l'altro. Le loro menti vengono in contatto, si parlano, si compenetrano, e finalmente si comprendono: i motivi dell'uno sono i motivi dell'altro, le fatiche, il dolore, i traguardi dell'uno sono le fatiche, i dolori, i traguardi dell'altro. L'esperienza e' profonda e li lascia storditi.

Commento a latere
Entrambe le visioni sono state decise e narrate dai giocatori: io come narratore ho lasciato loro carta bianca. Quanta parte di esse sia davvero avvenuta, e quanta parte sia solo ricostruita dalle loro menti che hanno "unito i puntini" non e' chiaro in questo momento. E' invece chiaro che, la mattina dopo, ciascuno dei due maghi ha cominciato a vedere l'altro con occhi diversi, ed un nuovo e piu' profondo rapporto di rispetto si e' instaurato.
Inoltre entrambi i maghi hanno acquisito la consapevolezza di ricordare un rituale arcano in grado di manipolare parzialmente la struttura stessa dei loro sogni...

La costituzione della cabala dei Custodi
Superati almeno in parte gli antichi dissapori, giunge quindi il momento di costituire finalmente una cabala. Finora i maghi erano semplicemente tre individui che si proteggevano a vicenda. Da ora in poi saranno un'unica e compatta unita' bellica.

Nasce quindi la Cabala dei Custodi. Calsifer e' l'officiante della promessa rituale in cui tutti giurano di proteggersi a vicenda e di non fare mai il male degli altri membri. Viene trovato un simbolo (un occhio trilobato) e ciascun custode riceve un titolo e un compito:
  • Calsifer, Custode del Sanctum, sara' il responsabile della cura e della fortificazione dell'Occultoteca, eletta a Sanctum ufficiale della cabala
  • Odisseo, Custode dei Sentieri, sara' il responsabile per le politiche della cabala e i rapporti con altri gruppi di potere
  • Solomon, Custode dei Segreti, sara' il responsabile tanto della protezione dei segreti piu' intimi della cabala, quanto dell'acquisizione di nuove informazioni
Ciascun Custode, nel suo specifico ambito, potra' avocare a se' il potere decisionale, e gli altri dovranno sottostare alle sue decisioni.
I Custodi cercheranno comunque, per quanto possibile, di prendere assieme le decisioni riguardanti la cabala.

La richiesta d'aiuto di Fiammetta
Sul finale di sessione i maghi si rivolgono a Fiammetta per ottenere informazioni e forse proporle delle collaborazioni. Non c'e' pero' nessuno nel suo sanctum: Solomon, attraverso un incantesimo di visione remota, ha l'immagine di Fiammetta che corre in un tunnel invaso dall'acqua, ferita e inseguita da qualcosa. La visione poi si interrompe.

Poco dopo riescono a contattarla con un triviale mezzo tecnologico: via cellulare :) La voce della donna e' affannata e tradisce disperazione. I Custodi riescono in qualche modo a capire che Fiammetta e' vicina, e la sessione si conclude con l'incontro con la risvegliata. Sembra che il suo famiglio sia stato rapito, ed i maghi sono gli unici in grado di aiutarla...

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