giovedì 10 novembre 2011

Ricevo e pubblico: considerazioni di Calsifer sui Savi

Ecco le parole di Calsifer, che volentieri riporto qui.
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Stavo ragionando sulle parole di Paimon, e da alcune righe sibilline mi sono dato una spiegazione di quello che è successo Lodi con i savi:
  • "Tale premessa, lo vedi da solo, non puo' che portare ad un tragico epilogo. I savi si comportarono da stolti, e pensarono che forse se avessero costruito una cucina ancora piu' grande, piu' ampia, e piu' capace, forse avrebbero potuto finalmente concepire una ricetta finale, un banchetto sopraffino che avrebbe posto fine alla loro fame. Cercavano, nella loro stoltezza, le ricette del cuoco personale di Dio."
Mi sono immaginato che i savi volendo arrivare a una conoscienza superiore (che potrebbe essere portare il regno superno nell'area di Lodi, forse un pò inaccessible ma ho puntato in alto) abbiano usato qualcosa di divino. Cio che mi fa venir in mente la parola divino è l'anima, per cui seguendo questo ragionamento i savi facevano esperimenti con anime umane (si può spiegare la nascita dell'apatia in Lodi come effetto secondario di questo esperimento).
Anche l' "amiciza" di uno dei savi con Paimon fa pensare che, volendo avere una conoscienza superiore delle anime, si fosse rivolto ad essere di natura infernale (essendo un ex Potenza (un coro angelico di tutto rispetto)).
"Vedete, fu una grandissima tragedia. Perfino il loro cane, poveretto, venne travolto dalle fiamme e bruttamente sfigurato. Respira ancora, ed ancora latra e morde, ma non e' certo piu' il mastino di un tempo."
Questa frase mi fa pensare che l'ipotesi che noi abbiamo fatto su Hisho (che fosse il cane di Savi) non sta in piedi perchè non mi sembra il suo caso.

Cordiali Saluti
Calsifer, Custode del Sanctum

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